Edimburgo, le Highlands e quel tuffo a Loch Ness

DSCN6095E’ trascorso quasi un anno dalla spedizione oltre il Vallo di Adriano, ma l’esperienza vissuta in Scozia sarà sempre difficile da dimenticare. Destinazione Edimburgo, poi si vedrà.

Spendendo qualcosa in più, l’alloggio stavolta è poco distante dal centro cittadino. Una specie di studentato che, durante la stagione estiva, accoglie turisti in stanze abbastanza grandi comprese di cucina.

Decisamente all’avventura, senza aver preso appunti o informazioni sui luoghi da visitare (male, molto male), ci incamminiamo direzione collina del Castello di Edimburgo, seguendo il flusso di turisti che si inerpica verso la zona più caratteristica della capitale scozzese.

DSCN6063Notando un certo fermento davanti al castello e per tutto il Royal Mile, con nostra sorpresa apprendiamo di essere capitati proprio nel periodo del Fringe Festival (uno dei festival delle arti più grande del mondo, con spettacoli a ogni angolo di strada, nelle piazze e nei locali fino a tarda notte) e dell’Edimburgh Military Tattoo (storica parata militare che si svolge nella spianata interna del castello).

Dopo aver perso un altro po’ di tempo a bighellonare senza meta, decidiamo che è giunta l’ora di rivolgerci all’ufficio del turismo, vicino alla stazione Waverly. Mappa in mano, una gentile fanciulla ci mostra le tappe da non perdere, le principali zone da visitare e un paio di tour guidati per le Highlands.

DSCN6126Ecco, ora sì che possiamo iniziare. Primo obiettivo strategico, una bella veduta di tutta la città dal punto più alto, Calton Hill. Un piccolo angolo di paradiso nel cuore di Edimburgo. La collina offre una visuale a 360° fino alla costa. Inoltre sono presenti numerosi elementi architettonici, antichi e moderni, tra i quali il National Monument e il Nelson Monument.

La mia foto che campeggia sempre in alto a questo blog, da “bello e tenebroso” (ok, lasciate perdere il bello), è stata scattata proprio in cima al Nelson Monument.

Dopo un altro giro per i negozi e le taverne del centro e per la caratteristica città vecchia, perdendoci un paio di volte, riusciamo a tornare alla base.

La notte porta consiglio…e idee per i programmi dei successivi giorni. La tabella di marcia prevede: una giornata a Glasgow, un giorno interamente dedicato al Castello di Edimburgo e al Festival e, infine, OBBLIGATORIAMENTE, un tour guidato nelle Highlands e a Loch Ness.

Treno Edimburgo – Glasgow, che pacchia. Il viaggio non dura molto e il biglietto non è affatto caro. Arrivati, ci perdiamo…

DSCN6194Ok, questa è la stazione, questa è la strada principale…ehm, l’ufficio informazioni? Beh, stavolta non sarà di grande aiuto. Una ragazza con l’espressione di Mercoledì Addams, poco felice di orde di turisti in fila per chiederle indicazioni, ci liquida in mezzo minuto: <<that’s the map, enjoy!>>

Eccome se sto enjoiando…vabbé…

Mappa alla mano, puntiamo per George Square, verso la Cattedrale e poi per la Necropoli su in cima, un bel punto panoramico sulla città (con rispetto per chi vi è sepolto, naturalmente). Tutto sommato, magari anche per colpa di Mercoledì, ‘sta città non ci sta piacendo. E allora esce l’appassionato di football che è in me. Ma come? Siamo a Glasgow e non andiamo a vedere il tempio del calcio? Tanto che vuoi che sia, quattro passi?

Dopo due ore e mezza di cammino (da leggere con la voce afflitta di Fantozzi), passando per strade desolate e incontrando qualche brutta faccia, arriviamo finalmente al cospetto del mitico Celtic Park! Il museo è chiuso, ma una sbirciatina riesco a darla. Per la visita consiglio decisamente di controllare online, oltre ai giorni e agli orari delle visite, se ci sono avvisi extra.

Al ritorno assolutissimamente prendiamo il bus per la stazione. E, tornati a Edimburgo, un bel giro dei pub storici nella zona di Grassmarket, ammirando gli spettacoli degli artisti di strada provenienti da ogni parte del mondo.

E il terzo giorno arrivò! Sveglia presto, c’è la fila da fare per entrare al castello. Imponente e inespugnabile, la rocca è formata da varie costruzioni, oltre a ospitare una base militare delle forze armate, i musei dei Royal Scots e dei Royal Scots Dragoon Guards e il memoriale ai caduti nella Prima Guerra Mondiale.

DSCN6146Gli appartamenti reali e la stanza della Corona offrono un viaggio nella gloriosa storia di questa nazione e, alle 13 in punto, BOOM!!! One o’Clock Gun, colpo di cannone sparato a salve, antica tradizione per i marinai che attraccavano in porto, ora utilizzata per fini turistici.

In generale, il giro del castello prende un bel po’ di tempo e di energie. Una volta usciti, ci immergiamo nei suoni e nei colori del festival fino a tardi, conoscendo diversi artisti di origini italiane, da anni ormai girovaghi per mostrare le loro esibizioni. Birretta e poi a nanna.

<<Che ore sono?… Cooooosa??? Presto, corri, forza, il pullman non aspetta a noi!>>

Di corsa a salire la collina del castello per raggiungere il punto di partenza del tour guidato per le Highlands. E scoprire che…il pullman è in ritardo……

Ok, ok, è bello sapere che può capitare anche agli scozzesi.

DSCN6240La compagnia è la Timberbush Tours Edinburgh. Offre diversi itinerari, ma solo uno era calzato apposta per me. Nord della Scozia, Highlands, qualche bel castello e, infine, Loch Ness.

L’autista/guida è piuttosto taciturno. Solita spiegazione di quel che vedremo, le tappe che faremo, i tempi da rispettare, ecc. Niente storielle, niente aneddoti, niente chiacchierata sulla cultura locale. Capito! Mi godo il panorama.

Accompagnati da una bellissima giornata di Sole, il viaggio, dopo qualche tappa “tattica” in piccole cittadine, arriva finalmente nel cuore delle Highlands. Meraviglia tra le meraviglie! Un luogo incantevole, ruscelli, fiumi e laghi immersi nel verde tra vette altissime. Un paradiso naturale da visitare e nel quale immergersi, magari per qualche giorno. Purtroppo la nostra tabella di marcia prevede tempi non molto lunghi e si riparte alla volta dell’Urquhart Castle e di Loch Ness.

DSCN6266Dopo aver ascoltato il nostro autista sciorinare tutta una serie di spiegazioni, avvertimenti, moniti e raccomandazioni sul cosa fare e cosa NON fare, abbiamo finalmente il via libera per pascolare tra le rovine del castello del XIII secolo.

Per carità, bello è bello. A ridosso del lago, poi. Un bel giro lo faccio volentieri e ne leggo interessato la storia. Ma, c’è qualcosa, qualcosa di non ben definito, che inizia a ronzarmi per la testa. Sarà il Sole, sarà la stanchezza, mah…

Di tempo ne è rimasto e in molti decidiamo, vista la bellissima giornata estiva e il caldo, di andare a bagnare i piedi nel lago. Sai che soddisfazione tornare a casa e in ufficio e dire che hai immerso i piedi a Loch Ness.

Tolgo le scarpe, tolgo i calzini, timidamente metto un piede su un grosso sasso scivoloso, poi un altro. L’acqua non è poi così fredda. Dopo un viaggio di ore seduto in pullman e con ‘sto caldo, è quel che ci voleva. Qualche turista del nostro tour, facendosi coraggio mi segue e, pian piano, anche altri turisti accorrono con i jeans alzati e i piedi nel lago.

14089148_10210390198255747_1571655219185235061_nDopo pochi metri i sassi diventano sempre più scivolosi e taglienti, quindi si sta un po’ tutti non lontano dalla riva, con l’acqua giusto sopra le caviglie.

A breve distanza l’autista ci osserva con sguardo severo. Tra il castello e il porticciolo, inoltre, ci sono vari addetti alla sicurezza e al controllo del flusso di turisti.

Faccio un passo in avanti. Un altro. Mi taglio la pianta del piede, fa niente. Ancora un passo. Le ginocchia son dentro. Mi giro. Guardo verso la riva e più su verso l’autista. Fa caldo, l’acqua è così invitante.

E’ un attimo! Mi tolgo polo e jeans in un secondo. Dalla riva sento l’autista che, avendo capito le mie intenzioni, inizia a sbraitare. Vicino a me sporge un sasso. Mi giro e appoggio i vestiti. Vedo qualche addetto alla sicurezza che, sbracciandosi, mi fa segno di non proseguire.

DSCN6347Mi abbasso lentamente e, carponi, cerco un punto migliore per entrare in acqua. Finalmente, mi lascio andare in quel magnifico specchio d’acqua. E’ Loch Ness, cavolo! Nessy, dove sei???

Tutto questo, ormai, in boxer.

Mi asciugo in un attimo, mi rivesto e si riparte. Quello che andava fatto, è stato fatto! Ed è stata un’emozione indescrivibile.

Il tour prosegue per un breve tratto verso Nord, Inverness e poi si torna a Edimburgo. La vacanza giunge al termine. Si torna a casa. Ma con una bella storia da raccontare.

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